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    •    Studio multicentrico osservazionale retrospettivo e prospettico per valutare la chemioterapia perioperatoria nel carcinoma uroteliale della vescica (RealBLADDER).

                                                        Responsabile Prof. Lorenzo Antonuzzo  

Background

Il cancro ovarico epiteliale comprende un gruppo diversificato di patologie differenti a livello molecolare ed eziologico con diverso comportamento clinico. Se l'esito dei tumori ovarici avanzati è da migliorare, il nostro approccio al trattamento e lo sviluppo di nuovi agenti devono mirare a distinti sottogruppi in questa eterogeneità. L'analisi molecolare di tumori ovarici sierosi di grado avanzato, condotta da TCGA (The Cancer Genome Atlas), ha mostrato che circa la metà hanno aberrazioni nel sistema di riparazione della ricombinazione omologa (HRR), una via di segnalazione critica nella risposta al danno del DNA. Varie lesioni genetiche che causano un deficit della ricombinazione omologa (HRD) includono mutazioni somatiche e della linea germinale di BRCA, così come mutazioni di geni come ATM, CHEK2, AD51 e MRE11A; inoltre nei tumori ovarici sierosi di grado avanzato, è già stato descritto il silenziamento epigenetico.

È chiaro che i meccanismi alternativi (oltre alle mutazioni di BRCA1 e BRCA2) possono essere anche utilizzati come nuovi biomarcatori della risposta terapeutica. In aggiunta alle mutazioni di BRCA nella linea germinale, altre mutazioni somatiche e/o germinali meno comuni, coinvolte nell'HRD e predittive della risposta al platino, potrebbero essere presenti in almeno un terzo di tumori ovarici.

L'analisi di HRD attraverso gli inibitori di PARP, un enzima di riparazione del DNA coinvolto nel sistema di escissione di basi che produce un'ulteriore interruzione della riparazione del danno al DNA, ha costituito la base di una nuova strategia terapeutica molecolare mirata per trattare il tumore ovarico. Data la complessità del pathway della ricombinazione omologa, è improbabile che un solo biomarcatore sia sufficiente. Con ogni probabilità, i valori di HRD che coinvolgono due o più biomarcatori, saranno alla fine necessari per definire l'HRDness. 

Le difficoltà di validare qualunque biomarcatore saranno aggravate dall'eterogeneità del tumore e dall'evoluzione clonale. Conseguentemente, questo implica la necessità di una costante rivalutazione della ricombinazione omologa del tumore nelle pazienti. In questo contesto, i biomarcatori di HRD basati sulle tecniche di biopsia liquida potrebbero essere la chiave per superare questi ostacoli. In ultima analisi, la possibilità di identificare le giuste pazienti al momento giusto per la giusta strategia terapeutica, consentirà di realizzare una medicina di precisione, diretta sull'HRD. Differentemente dalle alterazioni genomiche, che riflettono eventi passati, RNA e proteine variano dinamicamente in quantità e localizzazione durante i processi cellulari. Essi sono quindi stati ipotizzati per fornire un'immagine istantanea dello stato di HRD in un dato campione tumorale.

I biomarcatori che predicono l'HRD nei tumori con BRCA wild-type potrebbero espandere teoricamente l'utilizzo degli inibitori di PARP oltre i tumori con BRCA mutato e inoltre espandere l'utilità terapeutica degli agenti HRD-mirati attraverso un ampio spettro di tipi tumorali. Il ruolo di HRD è centrale per ampliare l'applicazione degli inibitori di PARP come monoterapia o in combinazione con altri agenti, e per discutere come i test per l'HRD possano diventare una chiave per le future sperimentazioni e le decisioni terapeutiche.

 Disegno dello studio

TIARA è uno studio italiano multicentrico, osservazionale, retrospettivo e prospettivo, che arruola pazienti affette da tumore ovarico. In particolare nello STUDIO RETROSPETTIVO saranno arruolate 150 pazienti di cui sono già stati analizzati BRCA1/2 nella linea germinale e nelle cellule somatiche. Su campioni di tessuto FFPE di tumori ovarici saranno eseguite le seguenti analisi:

Analisi 1A. Rilevazione di marcatori coinvolti nella via di HRR: i) analisi del DNA mediante NGS nCPunter Cancer 360 (760 mRNA), ii) analisi dell'RNA mediante nCounterHuman V3 miRNA assay (800 miRNA);

Analisi 1B. IHC Tissue microarray per la valutazione di biomarcatore della riparazione del danno al DNA (12 biomarcatori selezionati);

Analisi 2. Analisi bioinformatica. Validazione di marcatori coinvolti nella via HRR in una coorte indipendente di tumori ovarici presenti nel database CSIOV;

Analisi 3. Analisi bioinformatica. Validazione di marcatori coinvolti nella via HRR attraverso l'algoritmo OvMark.

Obiettivi dello Studio

Nello STUDIO PROSPETTICO saranno arruolate 100 pazienti affette da tumore ovarico. Da ciascuna paziente arruolata saranno raccolti, alla diagnosi, campioni di tessuto tumorale, sangue periferico ed eventualmente fluidi peritoneali. Inoltre, il sangue periferico sarà raccolto dopo 3 e 6 mesi dall'arruolamento e alla recidiva.

Analisi 1. Rilevazione di marcatori coinvolti nella via HRR in campioni di tessuto tumorale FFPE: i) analisi del DNA mediante NGS nCounter Cancer 360 (760 mRNA), ii) analisi dell'RNA mediante nCounterHuman V3 miRNA assay (800 miRNA);

Analisi 2. Identificazione di biomarcatori nella biopsia liquida: i) cfDNA e cf-miRNA nel sangue periferico, ii) cfDNA nei fluidi peritoneali.

Il principale scopo di questo studio sarà quello di definire un indicatore della via HRR e successivamente di selezionare un gruppo di biomarcatori candidati (DNA, RNA, proteine) della via HRR nel tumore ovarico.

STUDIO RETROSPETTIVO

Rilevazione di marcatori coinvolti nella via HRR nel tumore ovarico;

Validazione di marcatori coinvolti nella via HRR in una coorte indipendente di tumori ovarici presenti nel database CSIOV;

Validazione di marcatori coinvolti nella via HRR attraverso l'algoritmo OvMark.

STUDIO PROSPETTICO

Validazione su diversi campioni (tessuto, sangue periferico, ascite) di un pannello di biomarcatori di HRR e valutazione di un biomarcatore longitudinale.

Chi fosse interessato, può contribuire alla realizzazione del progetto mediante:

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869.

 

  •                                                   InTegratedovarIancAnceR molecular Approach (TIARA)                                                                                                            Responsabile Prof. Lorenzo Antonuzzo

BACKGROUND

Il carcinoma della vescica riguarda il 7% di tutte le diagnosi di cancro in Italia. Nel 2017, sono stati riportati 27.000 nuovi casi di carcinoma della vescica (21.700 nei maschi e 5300 nelle femmine), con oltre 5500 morti. Tra i tumori uroteliali, il 30% sono classificati come carcinomi della vescica muscolo-invasivi (MIBC) al momento della diagnosi iniziale. Il trattamento del MIBC rappresenta un problema aperto per i clinici. Benché il trattamento chirurgico radicale (cistectomia radicale con dissezione linfonodale pelvica bilaterale) possa essere curativo in circa la metà dei pazienti con MIBC, la restante metà svilupperà metastasi a distanza entro i due anni e il 50% di questi morirà per questa causa. Molti trials hanno esplorato il ruolo della chemioterapia (CT) nel setting adiuvante con risultati non conclusivi. Negli ultimi anni, la CT neoadiuvante è stata considerata la strategia di trattamento raccomandata al fine di migliorare gli outcomes di sopravvivenza. Alcuni studi randomizzati condotti in questo setting di pazienti hanno mostrato un incremento nella sopravvivenza rispetto al trattamento loco-regionale esclusivo (cistectomia o radioterapia). La CT neoadiuvante a base di cisplatino ha dimostrato di ridurre il rischio di ripresa di malattia e incrementare la sopravvivenza globale (OS) sia in studi clinici che in meta-analisi.

RealBLADDER è uno studio osservazionale con intento descrittivo. Come da precedente letteratura, RealBLADDER mira a descrivere l’utilizzo della CT perioperatoria per pazienti con cT1-T4a N0-2 MIBC in un setting di real-world italiano.

 

OBIETTIVI

Obiettivo primario: Descrivere il tasso di risposte patologiche complete (pCT) (<pT1) definite come l’assenza di cellule tumorali residuali nella vescica e nei linfonodi all’esame isto-patologico

Obiettivi secondari: Valutare il tasso di risposte <pT2, disease-free survival (DFS), OS, tasso di cistectomie radicali, tasso di morbidità e mortalità post-chirurgica, esposizione al trattamento, profile di sicurezza. Descrivere inoltre i fattori clinico-patologici associati alla risposta al trattamento.

 

DISEGNO DELLO STUDIO

RealBLADDER è uno studio italiano, multicentrico (n=12), osservazionale, retrospettivo, prospettico, che arruola tutti i pazienti elegibili con carcinoma uroteliale della vescica trattati con CT perioperatoria da giugno 2018 fino a sei mesi dall’arruolamento del primo paziente o fino completamento dell’enrollment target.

Essendo uno studio osservazionale, il trattamento deve/doveva essere effettuato in accordo alla norme di pratica clinica ed alle linee guida nazionali ed internazionali, indipendentemente dalla partecipazione allo studio. L’arruolamento del primo paziente è stimato per Febbraio 2021 e l’ultimo paziente per Dicembre 2021.      

 

Chi fosse interessato, può contribuire alla realizzazione del progetto mediante:

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869.

 

  • ANGIOGENESI NEL PANNO SINOVIALE DI PAZIENTI AFFETTI DA ARTRITE REUMATOIDE

L'artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica che nel tempo porta alla distruzione della cartilagine, del tessuto osseo subcondrale e dei tessuti molli delle articolazioni colpite. 

Al fine di approfondire i fattori determinanti nella scoperta della patogenesi della Artrite Reumatoide del cui progetto è responsabile la Prof.ssa Serena Guiducci, viene richiesta la disponibilità a finanziare un bando per un assegno di ricerca della durata di dodici mesi e dell'importo di € 23.786,76 per un Laureato in Medicina e Chirurgia, con Specializzazione in Reumatologia, che svolgerà la propria attività presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica.

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto entro il 10 Dicembre 2020, mediante:

           Donazione

 

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869.

 

  •   Gestione individualizzata dei pazienti CHIP (complex high risk indicated patients) che devono essere sottoposti a rivascolarizzazione coronarica percutanea

 Razionale

La cardiopatia ischemia rappresenta ad oggi la principale causa di morte cardiovascolare nel mondo. In questo contesto ed in accordo alle più recenti linee guida il ruolo della rivascolarizzazione coronarica diventa sempre più centrale sia nel contesto della sindrome coronarica stabile che nelle fasi di acuzie della malattia. In un contesto di aumento generale dell’età della popolazione, associato ad un aumento delle comorbidità e della fragilità dei pazienti trattati, spesso l’utilizzo di tecniche di rivascolarizzazione percutanea rappresenta l’unica opzione terapeutica disponibile in ragione dell’eccessivo rischio chirurgico di questi pazienti. Questo scenario si traduce in procedura sempre più complesse sia dal punto di vista tecnico-procedurale che nella gestione della terapia antitrombotica successiva alla procedura stessa. Le caratteristiche procedurali, l’età dei pazienti, le comorbidità e la fragilità se presenti, sono infatti tutti fattori che concorrono al rischio di ricorrenza di eventi ischemici ma allo stesso tempo rendono questi pazienti passibili di andare incontro ad eventi emorragici particolarmente impattanti sulla prognosi di questi pazienti. Tutti questi concetti sono implementati nella recente definizione di paziente CHIP (complex high risk indicated patiens) che comprende criticità legate alla complessità dell’anatomia coronarica, alle caratteristiche cliniche del paziente (età comorbidità fragilità…) ed infine complessità legata all’eventuale presenza di disfunzione ventricolare sinistra, scompenso cardiaco e valvulopatie concomitanti. In questo setting di pazienti è necessario innanzitutto l’utilizzo delle più innovative tecniche e tecnologie per la rivascolarizzazione coronarica (stents di ultima generazione, valutazione con imaging intravascolare e valutazione funzionale invasiva, debulking coronarico, assistenza ventricolare avanzata ecc). In particolare in questo setting risulta fondamentale l’utilizzo di stents che devono garantire una elevata performance procedurale associata a sicurezza (bassa incidenza di trombosi dello stent) ed efficacia (basso tasso di re-stenosi intrastent). Contestualmente, per ridurre l’elevato rischio ischemico ed emorragico associato in questo setting di pazienti è necessario un approccio individualizzato di gestione della terapia antitrombotica sia per le molecole impiegate che per la durata del trattamento, integrando anche i dati relativi alla responsività dei pazienti a tali terapie, misurata con metodiche tradizionale e tramite approccio genetico. In un’era di medicina di precisione un approccio ritagliato sul singolo paziente garantisce risultati migliori sia dal punto di vista dell’ottenimento della completezza di rivascolarizzazione, al netto di una riduzione dello sviluppo di complicanze intra e periprocedurali, sia dal punto di vista della gestione della terapia antitrombotica, permettendo di bilanciare il rischio ischemico ed emorragico a cui sono sottoposti questi pazienti.

Scopo del progetto

Il progetto, di cui è proponente la Prof.ssa Rossella Marcucci – e che verrà svolto in collaborazione con la SOD Cardiologia Interventistica d’Urgenza del Dipartimento Cardiotoracovascolare dell’AOU Careggi -  è finalizzato alla implementazione di un percorso diagnostico-terapeutico nei pazienti con CHIP che preveda l’integrazione della rivascolarizzazione coronarica con i dati di laboratorio sulla funzione piastrinica e sul profilo di rischio vascolare (misura anche con metodiche di biologia molecolare) e con le ricadute sul piano terapeutico.  Verrà istituito un registro che raccolga pazienti con le caratteristiche sopra descritte sottoposti a rivascolarizzazione tramite angioplastica percutanea con lo scopo di monitorare i risultati procedurali, l’utilizzo dei device ed il management individualizzato della terapia antitrombotica.

Per lo svolgimento del progetto, della durata di dodici mesi, viene richiesta la disponibilità di un finanziamento di Euro 20000 per la figura di un Laureato in Medicina e Chirurgia specializzato in Cardiologia con esperienza in Cardiologia Interventistica coronarica.

 Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante:

 Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869

  •   Associazione tra terapia con acido ialuronico e proteine pro-fibrotiche in pazienti con Peyronie’s disease sottoposti a chirurgia di placca.

Il progetto, di cui è proponente il Prof. Marco Carini, mira a valutare l’associazione tra espressione di proteine pro-fibrotiche in pazienti con Peyronie’s disease sottoposti a chirurgia di placca. Verrà valutata l’espressione di proteine pro-fibrotiche (TGF-beta, metalloproteinasi, FGF, Syndecan-1 proteoglycan, IL-6) che verranno valutate attraverso tecnica di tissue micro array (TMA) in pazienti sottoposti a chirurgia di placca per la malattia di Peyronie precedentemente sottoposti ad infiltrazione di placca con acido ialuronico. 

Per lo svolgimento del progetto viene richiesta la disponibilità a finanziare tutta la ricerca della durata di dodici mesi e dell’importo di € 59.000,00. 

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze tel. 0552751869 

 

        PROGETTO “ATTIVAZIONE DIAMBULATORIO DEDICATO AI PAZIENTI CON PERICARDITIRICORRENTI”

Per pericardite si intende un processo infiammatorio che coinvolge il pericardio con o senza versamento, che può manifestarsi come patologia isolata o, più raramente, nel contesto di una malattia sistemica. La gestione clinica e terapeutica può risultare complessa e frammentata, in particolare per quelle forme refrattarie a terapie tradizionali.

Per rendere omogeneo il percorso del paziente con pericardite, ed in particolare per quei pazienti con forme refrattarie, difficilmente gestibili se non in un ambito multi-specialistico, si è proposto di attivare un ambulatorio dedicato. Un medico dedicato si occuperà in particolare di quelle forme che necessitano approfondimenti di secondo livello (esclusione di malattia sistemica autoimmune/autoinfiammatoria) e di quei pazienti per i quali sia necessario impostare terapie di seconda linea.

Per lo svolgimento del progetto, di cui è proponente il dott. Giacomo Emmi, viene richiesta la disponibilità a finanziare un bando per un assegno di ricerca, della durata di dodici mesi e dell’importo di euro 30.000,00 € per un laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina Interna o Allergologia ed Immunologia o Reumatologia o Nefrologia.

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante:

Per informazioni e chiarimenti: dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869

 

Il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica (DMSC)

  • premesso che il Progetto i-Record” ha lo scopo di realizzare uno studio prospettico osservazionale internazionale che valuta i risultati clinici, oncologici e funzionali di pazienti trattati per neuroplasie renali;
  • considerato che l’obiettivo del Progetto è la prosecuzione di due studi prospettici multicentrici nazionali, il progetto RECORd 1, che include pazienti trattati con chirurgica conservativa renale dal 2008 al 2012 ed il progetto RECORD 2, che include pazienti trattati con chirurgia conservativa e radicale renale dal 2013 al 2016.  

-      per tutto quanto appena evidenziato, si ritiene opportuno avviare la ricerca di ulteriori fondi di finanziamento, al fine di assicurare una migliore qualità dei risultati ottenuti in relazione alle tematiche cliniche sopra menzionate.

RENDE NOTO

Che, con la presente manifestazione di interesse pubblico, questo Dipartimento, come da delibera del Consiglio di Dipartimento del 23/9/2020 intende procedere alla ricerca di un finanziamento mediante erogazione liberale per il Progetto in epigrafe indicato.

All’uopo si precisa che la presente manifestazione d’interesse non ha natura vincolante per il DMSC avendo esclusivamente un valore pre-informativo; detta manifestazione è, infatti, destinata a verificare la disponibilità da parte di privati all’erogazione liberale del Progetto di cui sopra.

Il DMSC si riserva, in ogni caso, di individuare i candidati con i quali stipulare il contratto di finanziamento.

A tal fine, si precisa che:

  1. -     Oggetto e natura del finanziamento: fermo restando quanto sopra evidenziato, si informa che l’inizio del Progetto è programmato per il giorno 01/11/2020 presso il DMSC - Responsabile Scientifico Prof. Andrea Minervini

La richiesta di finanziamento è operativamente finalizzata ad azzerare i costi per il Dipartimento organizzatore, assicurando tuttavia un’ottimale riuscita dell’intero Progetto di Studio di alto profilo clinico-scientifico.

Ai fini della presente manifestazione di interesse si precisa che, per contratto di finanziamento, che verrà successivamente stipulato, si intende quello col quale il privato, per spirito di liberalità, assume un’obbligazione verso il DMSC, per la quale quest’ultimo non si obbliga a pagare alcun corrispettivo;

  1. -     Durata: Il Progetto prevede un tempo di 2 anni di arruolamento, un tempo di 5 anni di follow-up; pertanto il finanziamento dovrà essere rapportato all’intero progetto;
  2. -     Impegni del finanziatore: I soggetti individuati come finanziatore, una volta formalizzato il rapporto di finanziamento, avranno l’obbligo di:
  1. -     Corrispondere la somma di denaro promessa al DMSC in ragione della tipologia di Progetto e della sua durata;
  2. -     Assumersi tutte le spese relative agli obblighi fiscali derivanti dall’esecuzione del contratto di finanziamento;
  3. -       Dare esecuzione al contratto di finanziamento in coerenza con gli interessi pubblici e scientifici sopra delineati, senza creare pregiudizio o danno all’immagine dell’Amministrazione universitaria.

6- Soggetti ai quali è rivolta la presente manifestazione d’interesse: I soggetti ai quali è rivolta la presente manifestazione d’interesse sono Enti privati, operatori economici, in possesso dei requisiti di legge per contrarre con le Pubbliche Amministrazioni, concorrendo in tal modo alla realizzazione di iniziative pubbliche di elevato valore scientifico.

   Tali soggetti possono manifestare il loro interesse al finanziamento, mediante dichiarazione che deve contenere i seguenti elementi:

  1. Dati relativi al proponente (denominazione, Ragione sociale, settore di attività, sede);
  2. Dichiarazione del finanziatore, a pena di esclusione di detto avviso, di possedere i requisiti generali di cui alle vigenti norme, a contrarre con le Pubbliche Amministrazioni;
  3. Dichiarazione del finanziatore di essere informato che i dati personali raccolti dall’Amministrazione saranno trattati esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa (GDPR 2016/679).

7- Modalità di presentazione delle manifestazioni di interesse:

Le manifestazioni di interesse degli operatori economici sopra meglio evidenziate, dovranno pervenire in busta chiusa al Responsabile Amministrativo del DMSC entro e non oltre le ore 13.00 del giorno ………….. a mezzo raccomandata del servizio postale di Stato o altre autorizzate o a mezzo pec del DMSC (dmsc@pec.unifi.it) con l’indicazione sulla busta o nell’oggetto della pec “Manifestazione di Interesse per lo studio “progetto i-RECORD”.

8- Formalizzazione per il perfezionamento del contratto:

Ai soggetti che avranno formulato valida manifestazione d’interesse al finanziamento, il DMSC invierà in una successiva fase della procedura, un’apposita lettera d’invito a formalizzare l’offerta, ove verranno indicate tutte le informazioni generali inerenti il Progetto. L’amministrazione del DMSC si riserva, in ogni caso, la facoltà di valutare in ogni tempo la fattibilità del finanziamento in relazione alla congruità ed appropriatezza delle proposte ricevute, e di non accettare proposte che per la natura del finanziamento o per l’attività del finanziatore siano ritenute incompatibili con il ruolo istituzionale dell’Amministrazione universitaria secondo i principi e le finalità sanciti nello Statuto dell’Università.

9- Contratto di finanziamento: La formalizzazione del rapporto di finanziamento, con l’individuazione tassativa delle obbligazioni del finanziatore, avverrà tramite la stipula di un apposito contratto con definizione specifica di termini e condizioni;

10- Responsabile del procedimento è la Dott.ssa Raffaella de Angelis, Responsabile Amministrativo del DMSC, Largo Brambilla 3, 50134 Firenze, alla quale potranno essere richieste informazioni e chiarimenti in ordine alla presente manifestazione d’interesse (raffaella.deangelis@unifi.it, tel. 055 2751869).

11- Pubblicità: La presente manifestazione sarà divulgata tramite la pubblicazione sul sito web del DMSC e sul sito web dell’Ateneo.

                                                                           Il Direttore del Dipartimento

                                                                                  Prof. Corrado Poggesi

     Donazione

     Sponsorizzazione

  • Ottimizzazione del percorso assistenziale dei pazienti con carcinoma del colon retto ed               implementazione della ricerca traslazionale 

                                                    Responsabile  Prof. Lorenzo Antonuzzo

 Il carcinoma del colon-retto è la seconda causa di morte per tumore in Italia sia negli uomini che nelle donne, con oltre 18.000 decessi per anno ed oltre 50.000 nuovi casi attesi per il 2019. La Toscana da sola conta circa 3.650 nuove diagnosi attese all’anno e oltre 1.100 morti annui per questa patologia. Benché la diagnosi precoce stia in parte riducendo le diagnosi di malattia inoperabile, grazie ai programmi di sorveglianza, rimane una consistente quota di pazienti in cui la neoplasia viene individuata in fase avanzata. Anche in questo caso, quando la chirurgia non è più praticabile, la sopravvivenza è stata comunque notevolmente incrementata negli ultimi anni. In questo setting di pazienti svolgono un ruolo cruciale gli anticorpi monoclonali diretti contro EGFR e VEGF/VEGFR. Essi hanno permesso di colpire due pathways fondamentali per la crescita tumorale, agendo in modo sinergico alla chemioterapia ed aggiungendo mesi preziosi di sopravvivenza. In un futuro molto prossimo, è da aspettarsi che la disponibilità di inibitori del checkpoint immunitario possa far breccia nella pratica clinica anche per casi selezionati di carcinoma colo-rettale.

In termini di prevalenza di patologia, l’attività clinica della nostra struttura registra dati simili alle stime nazionali, mostrando un significativo flusso di pazienti di ogni stadio seguiti per neoplasie gastrointestinali. Questi pazienti rappresentano circa il 40% di tutti i pazienti trattati dalla nostra struttura, più della metà dei quali con diagnosi di carcinoma del colon-retto.

Nell’ottica della personalizzazione della strategia terapeutica, al fine di garantire un percorso di cura attento alle caratteristiche cliniche e molecolari, ogni paziente con neoplasia borderline resectable o metastatica necessita di una condivisione multidisciplinare sia ab initio, sia negli snodi decisionali cruciali del suo percorso terapeutico. L’aspetto multidisciplinare prevede la collaborazione di più specialisti di ambito oncologico, chirurgico, radiologico-interventistico, radioterapico, dietologico e gastroenterologico. Nella nostra struttura sono appunto previsti incontri settimanali prestabiliti, che vedono la partecipazione di professionalità diverse, aventi come obiettivo il miglioramento della qualità del percorso di cura offerto mediante un più accurato processo decisionale.

Nel tempo della medicina di precisione, anche lo sviluppo di nuovi farmaci si è allineato con le nuove istanze di personalizzazione del trattamento, offrendo sempre più terapie target e piattaforme sensibili. E’ necessario aspettarsi che le tecniche di whole-exome e whole-genome sequencing siano presto a disposizione delle principali strutture di cura. Ciò implicherà una crescente mole di informazioni da elaborare, sintetizzare e interpretare, che può risultare scoraggiante se accolta senza organicità. La formazione oncologica generale, infatti, non può supplire a tutte le istanze che si stanno profilando, né tenere facilmente il passo del continuo avvicendamento di informazioni molecolari sempre più complesse.

A tal proposito è quanto mai essenziale formare in maniera specifica un ricercatore che, ponendosi a ponte tra la ricerca traslazionale e la pratica clinica, possa andare a colmare il gap tra le tecniche di biologia molecolare in evoluzione e la attività assistenziale quotidiana.

Nello specifico, il ricercatore parteciperà agli incontri settimanali del Gruppo Oncologico Multidisciplinare, coadiuvando il personale strutturato nella discussione dei casi clinici, acquisendo esperienza specifica nella diagnosi e nella gestione terapeutica complessa, cercando di comprendere le possibilità di implementazione della personalizzazione del trattamento ed integrando i dati clinici con le tecniche di profiling disponibili.

Formato sulle possibilità e sui limiti delle tecniche di molecular profiling, il ricercatore avrà inoltre il compito di favorire la creazione di molecular tumor boards (MTBs). I MTBs hanno un ruolo sempre più rilevante sia nella selezione del paziente da sottoporre a sequenziamento molecolare, sia nella valutazione di quale sia l’ampiezza ottimale del sequenziamento per ogni singolo caso. Ciò apre anche alla possibilità di interpretare i risultati ottenuti sulla base della letteratura scientifica disponibile e all’opportunità di discutere le possibilità terapeutiche e l’eventuale arruolamento in trial clinici.

Al fine di connettere la ricerca traslazionale alla pratica clinica quotidiana, il ricercatore avrà la possibilità di promuovere momenti di incontro tra clinici e ricercatori. Tali occasioni potranno essere utili per conoscere le possibilità da offrire ai pazienti in ambito di indagine molecolare, creare una rete tra i professionisti maggiormente implicati nel settore, discutere eventuali problematiche emergenti e trovare soluzioni condivise che facilitino il percorso di cura.Recentemente il nostro centro è stato incaricato di attuare il progetto di applicazione degli OMIcs dalla biopsia solida alla biopsia liquida per una TERapia personalizzata del Cancro (acronimo OMITERC), in collaborazione con la Regione Toscana. Dal momento che il trattamento del carcinoma del colon-retto diventerà presto dipendente dal molecular profiling, progetti di questo tipo rispondono alle esigenze di cambiamento emergenti e potranno essere implementati ed integrati dal ricercatore. Infine, la crescente personalizzazione del percorso di cura e la sempre maggior conoscenza della firma genetica sottesa a ciascun tumore di ciascun paziente impone l’aggiornamento del PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) del paziente con carcinoma del colon-retto, allo scopo di consentire percorsi sicuri, definiti, standardizzati e di alta qualità assistenziale. Il ricercatore avrà la possibilità di aiutare ad implementare la creazione del percorso che i pazienti con carcinoma colorettale che afferiscono alla nostra struttura avranno a disposizione, dalla diagnosi al trattamento. Il nostro gruppo è impegnato da molti anni nella ricerca clinica e traslazionale nel campo dei tumori del tratto gastrointestinale. In questo momento stiamo cercando di incrementare la ricerca traslazionale e l’approccio multidisciplinare al trattamento dei tumori del colon-retto.

Per questi motivi abbiamo necessità di formare un medico specialista in Oncologia Medica che possa acquisire ulteriori abilità in questo settore e sviluppare progetti di ricerca con approccio multidisciplinare.

Il ricercatore collaborerà nella discussione dei casi clinici, migliorando le sue conoscenza e la sua expertise nel processo decisionale diagnostico e terapeutico.

Questi nuovi skills saranno utili e necessari anche per i programmi di ricerca traslazionale attivi presso la nostra SODc.

Il progetto prevede la figura di un medico oncologo ed avrà la durata di 1 anno. I fondi richiesti per l’attivazione del grant sono 30.000 euro/anno (totale lordo del compenso).Chiediamo in relazione alla complessità ed alla durata degli obiettivi, che il progetto possa essere finanziato per ulteriori 12 mesi alla stessa cifra (30.000/anno)

  Donazione

  Sponsorizzazione

   Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita De Angelis, NIC 3, primo  piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3-50134 Firenze tel. 055/2751869

 

IMplementAzione della GestioNE delle Tossicità nei pazIenti in trattamento con farmaCi orali e delle viSite non programmate per i pazienti in trattamento oncologico (MAGNETICS).

                                              Responsabile progetto: Prof. Lorenzo Antonuzzo

Razionale: Negli ultimi anni il concetto di cura del paziente oncologico ha subito una importante evoluzione. Infatti siamo passati da un modello di cure che veniva definito “sequenziale” poiché  caratterizzato all’inizio dalla sola chemioterapia e successivamente dalle cure palliative, si è passati ad un modello multidimensionale che prevede diverse figure professionali che svolgono la loro attività parallelamente, intorno al paziente, per tutto il periodo di trattamento. Questa presa in carico deve avvenire a partire dalle fasi iniziali della malattia e deve proseguire durante tutto l’iter terapeutico. Inoltre, il progresso della ricerca oncologica degli ultimi anni ha permesso un notevole incremento delle possibilità terapeutiche. I pazienti possono attualmente beneficiare di molteplici approcci terapeutici con conseguenti maggiori benefici. L’evolversi delle terapie specifiche ha però prodotto tossicità con profili diversi da quelli “storicamente” associati alla chemioterapia che vanno prontamente riconosciute e gestite. In particolare è fondamentale che il paziente possa avere un accesso all’oncologia che lo ha in carico per visite non programmate o per  consulti telefonici che riducano la necessità di rivolgersi al Pronto Soccorso. Da questo crescente bisogno assistenziale è emersa la necessità di ampliare gli spazi dedicati alla gestione delle tossicità acuta e subacuta correlata ai trattamenti e di riconoscere una attività dedicata alle terapie di supporto fin dall’inizio delle cure oncologiche.

 Obiettivi del progetto:

  • Migliorare la qualità di vita del paziente
  • Migliorare l’aderenza alle terapie orali
  • Migliorare le sue prospettive di beneficio clinico e di sopravvivenza
  • Ottimizzare gli accessi del paziente alla SOD c di Oncologia riducendo gli accessi al Pronto Soccorso
  • Ridurre il numero di ricoveri in altri reparti e le visite specialistiche non pianificate
  • Monitorare la soddisfazione dei pazienti del servizio proposto tramite appositi questionari
  • Dare una risposta organizzativa alle problematiche di idratazione e trasfusione di emoderivati
  • Garantire un accesso rapido a consulenze oncologiche per problematiche ad in sorgenza acuta dei pazienti in trattamento attivo

 Fasi e tempi di realizzazione stimati: 1 anno, rinnovabile

 Fasi del progetto e stato di avanzamento:

  • Attivazione di percorsi formativi/informativi per il personale paramedico della SOD c atti a fornire l’adeguata preparazione per la pronta identificazione e gestione della tossicità dei farmaci oncologici
  • Attivazione di protocolli multidisciplinari per la gestione del paziente in terapia oncologica al fine di gestire gli eventuali EAs
  • Monitoraggio dei dati di attività
  • Valutazione dei risultati e perfezionamento del percorso

Materiali e metodi:

  • Organizzazione di visite specialistiche multidisciplinari dedicate per la gestione delle tossicità da terapie antitumorali, effetti collaterali e sintomi correlati alla malattia
  • Trattamento immediato dei deficit nutrizionali in corso di terapie
  • Idratazione pre e post TAC in pazienti con insufficienza renale
  • Gestione CVC tipo Port e PICC e gestione delle complicanze (in particolare infettive e trombotiche) in collaborazione con il CAV
  • Terapia del dolore diretta e con consulto dello specialista in terapia antalgica 
  • Terapia antibiotica, antifungina e antivirale endovenosa con farmaci ospedalieri in accordo con eventuali consulti infettivologici
  • Attività di integrazione con servizi di Assistenza Domiciliare e dei Medici di Medicina Generale

 Il progetto prevede la figura di un medico oncologo ed avrà la durata di 1 anno. I fondi richiesti per l’attivazione del grant sono 30.000 euro/anno (totale lordo del compenso).

Chiediamo in relazione alla complessità ed alla durata degli obiettivi, che il progetto possa essere finanziato per ulteriori 12 mesi alla stessa cifra (30.000/anno)

 Donazione

 Sponsorizzazione

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita De Angelis, NIC 3, primo  piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3-50134 Firenze tel. 055/2751869

 

  • Ruolo del fibrinogeno nei meccanismi di formazione di trombi nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico

      Il progetto di cui è proponente il Dottor Giacomo Emmi mira a identificare nuovi meccanismi patogenetici alla base dei processi implicati nella genesi delle complicanze cardiovascolari e della trombosi indotta da infiammazione nei pazienti affetti da LES e a sviluppare nuovi approcci terapeutici. Particolare attenzione sarà data al ruolo delle alterazioni del fibrinogeno indotte dallo stress ossidativo nei meccanismi di formazione del trombo e delle manifestazioni vascolari.

      Per lo svolgimento del progetto viene richiesta la disponibilità a finanziare un bando per un assegno di ricerca, della durata di dodici mesi e dell’importo di euro 30.000,00 € per un laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Medicina Interna, Allergologia ed Immunologia, Reumatologia o Nefrologia

     Donazione

   Per informazioni e chiarimenti: Dott. ssa Raffaella Rita De Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3-50134 Firenze tel. 055/2751869

 

  • Progetto di gestione “a distanza” del follow-up pazienti in terapia con anticoagulanti orali.

 La popolazione di pazienti in terapia anticoagulante orale identifica, nella quasi totalità dei casi, un gruppo di pazienti fragili, con elevata comorbilità, e ad alto rischio di complicanze e di mortalità se esposte a infezioni, quali quella da Sars-Cov2.

Il progetto di cui è proponente la Professoressa Rossella Marcucci ha lo scopo di disegnare ed attuare, su un campione pilota di pazienti, una gestione da remoto del follow-up della terapia anticoagulante orale che elimini la necessità di accesso del paziente all’ospedale e consenta la presa in carico e la gestione del percorso cronico del paziente.

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante un finanziamento non inferiore ai 20.000,00 euro finalizzati all'acquisto del materiale necessario per sistemi POCT  che consentano la gestione da remoto di almeno 300 pazienti in terapia anticoagulante:

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3 - 50134 Firenze - tel 055/2751869.

 

  • Ruolo dell’ablazione transcatetere nel prevenire le recidive di fibrillazione atriale con particolare riguardo all’età dei pazienti

 RAZIONALE

La fibrillazione atriale (FA) costituisce il disturbo del ritmo cardiaco più diffuso, una patologia che si verifica in presenza di un ritmo cardiaco anormale (aritmia) dovuto al tremolio o fibrillazione delle due camere superiori (atrio destro e sinistro) del cuore. La FA, che può essere sintomatica o asintomatica, ha una prevalenza stimata sull’intera popolazione mondiale tra lo 0,4% e l’1%, sebbene alcuni studi recenti attestino una prevalenza maggiore, fino al 2,5%; approssimativamente 4,5 milioni di individui nell’Unione Europea hanno FA parossistica o persistente, e le stime epidemiologiche più recenti stimano una crescita esponenziale di pazienti affetti da tale patologia nei prossimi anni. La FA è una delle cause principali di eventi tromboembolici e ne rappresenta un fattore di rischio indipendente; i pazienti affetti da FA risultano avere un maggior rischio di sviluppare scompenso cardiaco ed inoltre la presenza di FA è un fattore predittivo indipendente di tutte le cause di mortalità sia negli uomini che nelle donne. L’insorgenza della FA è dovuta a molteplici meccanismi, ma è ampiamente riconosciuto che i foci in grado di innescare la FA sono prevalentemente localizzati all’interno delle Vene Polmonari, in atrio sinistro.

In accordo con le più recenti linee guida europee, i pazienti affetti da FA sintomatica, che non rispondono adeguatamente al trattamento farmacologico, devono essere sottoposti ad isolamento delle vene polmonari attraverso la procedura di ablazione transcatetere della FA al fine di rallentare l’evoluzione della patologia, migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti.

OBIETTIVI FORMATIVI

La borsa di studio proposta dal Prof. Niccolò Marchionni, che sarà coordinatore di tale attività, ha come obiettivo quello di fornire le opportune competenze in aritmologia interventistica per formare figure professionali altamente qualificate.

Al termine del percorso formativo lo specialista clinico identificato avrà arricchito il suo curriculum formativo in relazione alle seguenti tematiche:

- le caratteristiche morfologiche delle camere atriali e delle vene polmonari;

- l’impatto clinico e prognostico sulla gestione della fibrillazione atriale in presenza di comorbidità;

- i percorsi diagnostico terapeutici più appropriati in relazione allo stato di avanzamento della Fibrillazione Atriale (parossistica, persistente e permanente);

- il ruolo della terapia farmacologica, con particolare focalizzazione della gestione dell’anticoagulante;

- i trattamenti a disposizione per la gestione ottimale del paziente affetto da Fibrillazione Atriale, in relazione all’età di insorgenza dell’aritmia e l’età dei pazienti;

- le procedure interventistiche per il trattamento ablativo delle vene polmonari e di eventuali ulteriori foci aritmogeni qualora presenti, in particolare rispetto al ruolo deli aspetti tecnici legati alla procedura;

- le strategie terapeutiche volte alla gestione della prevenzione di eventuali recidive di Fibrillazione Atriale, precoci e tardive;

PERCORSO FORMATIVO

L’intero percorso formativo, della durata di 12 mesi, si svolgerà grazie al contributo e sotto la supervisione degli specialisti elettrofisiologi.

Il percorso formativo prevede:

- lezioni frontali, che si svolgeranno presso gli spazi dell’Elettrofisiologia,

- affiancamento durante le attività ambulatoriali di screening e follow-up dei pazienti, che si svolgerà presso gli ambulatori dedicati,

- attività pratica di laboratorio interventistico, che si svolgerà presso le sale operatorie dedicate alle procedure di elettrofisiologia interventistica.

CRITERI SELEZIONE BENEFICIARIO DELLA BORSA DI STUDIO

I destinatari del bando per la formazione delle strategie diagnostico-terapeutiche del paziente affetto da Fibrillazione Atriale, sono medici laureati in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Cardiologia.

 

Per lo svolgimento del progetto viene richiesta la disponibilità a finanziare un bando per una borsa di studio, della durata di dodici mesi (12) e dell’importo di euro 19.367,00 per un laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Cardiologia.

 

Chi fosse interessato può manifestare la propria volontà a contribuire alla realizzazione del progetto mediante uno dei seguenti moduli:

 

  •  Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita De Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla, 3-50134 Firenze tel 055/2751869

 

  • VALUTAZIONE DELLA MALATTIA MINIMA RESIDUA IN PAZIENTI AFFETTI DA MIELOMA MULTIPLO

Il progetto sperimentale si prefigge sia di analizzare la capacità della terapia di prima linea (intesa come terapia di induzione, trapianto autologo di cellule staminali, terapia di consolidamento e terapia di mantenimento) di negativizzare la MRD e sia di monitorare questo parametro nel tempo.

Lo studio analizzerà pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi in un setting di real life, utilizzando pertanto terapie codificate secondo le linee guida in uso. La MRD sarà valutata sia con analisi citofluorimetrica che molecolare, permettendo quindi di valutare parallelamente le due metodiche, in termini di sensibilità e di applicabilità clinica.

La fase di arruolamento dello studio avrà una durata di due anni; sulla base della nostra casistica è previsto un arruolamento di 40 pazienti/anno, per un totale di 80 pazienti che verranno seguiti fino a progressione.

Il Responsabile scientifico dello studio è il Professor Alessandro Maria Vannucchi

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante il finanziamento di una Borsa di studio annuale pari ad Euro 19.367,00, eventualmente rinnovabile:

 

 

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze tel. 0552751869 

 

 (Open Reuma)

Il progetto è finalizzato ad aggiornare i Medici di Medicina Generale sui criteri clinici necessari alla diagnosi precoce ed al follow up decentrato dei pazienti affetti da malattie reumatiche, con la seguente metodica:

  • Riunioni di informazione per Medici Reumatologi e Medici di Medicina Generale
  • Raccolta dei dati clinici veloce ed affidabile attraverso l’applicazione della piattaforma  

Questionario di workability e di gradimento.

Il Responsabile scientifico dello studio è il Professor Marco Matucci Cerinic

 

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante:

 

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze tel. 0552751869

 

Il Progetto, del quale è proponente il Prof. Francesco Fattirolli, ha come obiettivo lo studio della correzione della carenza di ferro in un campione di pazienti anziani affetti da scompenso cardiaco, valutandone gli effetti su:  

  • classe funzionale,
  • performance fisica degli arti inferiori,
  • forza muscolare,
  • massima capacità aerobica,
  • qualità della vita,
  • stato cognitivo.

Per lo svolgimento del progetto viene richiesta la disponibilità a finanziare un bando per un Assegno di Ricerca annuale dell’importo di Euro 23.786,76 per un Laureato in Medicina e Chirurgia con esperienza in Cardiologia Geriatrica.

 

Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto mediante

 

Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze, tel. 0552751869

 

 Il progetto è finalizzato alla formazione di un giovane cardiologo nel settore delle cardiomiopatie primitiva ad impronta aritmogena. Il programma prevede una formazione legata alla frequenza degli ambulatori della Unit Cardiomiopatie e delle attività correlate. In particolare, è previsto un approfondimento teorico e pratico sui seguenti argomenti:

 

  • Genetica delle cardiomiopatie e ruolo del test genetico
  •  Tecniche di imaging di base e avanzate
  •  Indicazione a impianto di device e intervento cardochirurgico (compreso il trapianto)
  •  Gestione della terapia farmacologico
  •  Integrazione multidisciplinare di un team dedicato alle malattie rare
  •  Tecniche di screening delle popolazioni a rischio e degli atleti.

E’ prevista la partecipazione alle riunioni di aggiornamento nell’ambito della Unit e del Dipartimento Cardiotoracovascolare di Careggi.

Obbiettivo del progetto è quello di diffondere l’awareness e la clinical competence nelle cardiomiopatie e malattie rare cardiache, per contribuire alla prevenzione della morte improvvisa giovanile sul territorio.

Il beneficiario della borsa sarà selezionato sulla base di criteri meritocratici da una apposita commissione giudicante, e a seguito di bando pubblico, che sarà espletato in seguito alla conferma di disponibilità a erogare il finanziamento, secondo il regolamento del Dipartimento.

 

La durata prevista è di un anno. Per la borsa, che verrà pagata al recipiente in 12 rate mensili, si richiede un contributo liberale di 25.000 euro.

Il Responsabile scientifico del progetto è il Professor Iacopo Olivotto.

 Chi fosse interessato può contribuire alla realizzazione del progetto tramite il modulo di richiesta riportato sotto:

 
Donazione

 Per informazioni e chiarimenti: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze tel. 0552751869

 

The project is aimed at training a young cardiologist in the field of primitive arrhythmogenic cardiomyopathies. The program provides training through attendance of the outpatient clinic of  Cardiomiopathies Unit and all related clinical activities. More specifically, the activities will involve theoretical and practical study on the following topics:

  • Genetics of cardiomyopathies and role of genetic testing
  • Basic and advanced imaging techniques
  • Indication of device implantation and cardiac surgery (including transplantation)
  • Management of pharmacological therapy
  • Multidisciplinary integration of a team dedicated to rare diseases
  • Screening techniques for populations at risk and for athletes.

The training requires attendance at updating meetings at the Unit and the Cardiothoracovascular Department of Careggi.

The aim of the project is to spread awareness and clinical competence in cardiomyopathies and rare heart diseases, to contribute to the prevention of sudden juvenile death in the area.

The beneficiary of the scholarship will be selected on the basis of meritocratic criteria by a special judging commission, and following a public call, which will be carried out following confirmation of availability to provide the funding, according to the Department's regulations.

The expected duration is one year. A liberal contribution of € 25,000 is required for the scholarship, which will be paid to the recipient in 12 monthly installments.

The scientific Responsible for the project is Professor Iacopo Olivotto

 Anyone interested can contribute to the realization of the project through the request form below:

Donazione

 For information and questions: Dott.ssa Raffaella Rita de Angelis, NIC 3, primo piano, stanza 107, Largo Brambilla,3 - 50134 Firenze tel. 0552751869

 

 

 

Ultimo aggiornamento

20.01.2021

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