Avviare percorsi di cura attraverso l’arte terapia per i pazienti con demenza nei primi stadi della malattia, esplorare strategie di intervento non farmacologiche e creare un network europeo tra professionisti per il consolidamento delle best practices in dementia care.
Sono questi gli obiettivi della Summer School che si terrà a Firenze, da 3 al 7 luglio, presso Villa La Quiete (via di Boldrone, 2) nell’ambito del progetto europeo Erasmus+ Dementia Care (progetto n. 2021-1-TR01-KA220-HED-000027648). L’ateneo di Firenze ospiterà la prima della due seasonal previste dalla progettualità. Seguirà infatti una winter school che si terà ad Ankara, in Turchia, nel prossimo inverno.
“L'assegnazione del progetto europeo Erasmus+ è motivo di orgoglio. Tra i partner del progetto, l’Università di Firenze è stata scelta per lo svolgimento della prima esperienza educativa, ovvero la summer school, a fronte della proprie conoscenze e competenze, nonchè per l’ampia esperienza sulla materia, che è in grado di mettere in condivisione. La Scuola di Scienze della Salute Umana dell’ateneo fiorentino, su proposta del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica,– spiega il responsabile del progetto, il professor Niccolò Persiani del DMSC – ha bandito una selezione per 10 studenti per partecipare a una delle due edizioni delle seasonal schools (5 per la summer school e 5 per la winter school). Si tratta di un’opportunità formativa importante, incentrata sugli approcci innovativi e multidisciplinari per la cura della demenza, come l’arte terapia".
Le season schools del progetto Erasmus+ Demantia Care sono rivolte agli studenti dei corsi di laurea treinnali e magistrali delle professioni sanitarie tecniche, riabilitative e della prevenzione, volte alla formazione dei futuri professionisti europei che saranno impegnati nel’assistenza sanitaria e sociale delle persone affette da demenza e che potranno promuovere e consolidare l’adozione di innovativi programmi di cura quale l'arte terapia, nello specifico.
L'arte terapia si sviluppa a partire dagli anni quaranta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti come modalità di introspezione della propria interiorità e di espressione alternativa alla parola del proprio sentire. La sua evoluzione nel corso dei decenni l'ha portata a non essere più una disciplina ad eclusivo appannaggio della psiconalisi ma ad essere uno strumento condiviso, utilizzato in diversi settori quale cura non farmacologiche per il mantenimento e/o il recupero della funzione cognitive e motorie della persone che ne giovano. In particolare, negli ultimi anni l’arte terapia ha previsto il coinvolgimento non solo dei pazienti ma anche dei caregiver a fronte dei benefici osservati in entrambi i target, in termini di riduzione dello stress e di miglioramento della qualità della vita.
“Il percorso formativo della Summer e della Winter School – prosegue il professor Persiani – darà agli studenti la possibilità di entrare in contatto con futuri colleghi provenienti da tutta Europa e di favorire la collaborazione e lo scambio di esperienze con esperti del settore. Obiettivo secondario del progetto europeo è infatti la creazione di un network europeo che possa promuovere lo studio e l’utilizzo dell’arte terapia nello specifico target di pazienti considerato. Infatti vi saranno studenti e docenti provenienti dalla Gazi University di Ankara, dalla Osmaniye Korkut Ata University di Osmaniye, dall’università portoghese Atlantica di Oeiras, nonché interverranno esperti da centri di ricerca internazionali quali l’istituto universitario riabilitativo della Slovenia, l’Associazione Alzheimer della Bulgaria, l’istituto formativo spagnolo María Pita European Training Institute o dall’associazione inglese per la certificazione delle conoscenze UK-Cka di Greenwich”.