Lo scorso 26 giugno, nell’aula magna dell’ex presidenza di Medicina, si è tenuto l'evento dal titolo "Improving the Understanding and treatment of IPF and PPF” che ha visto la qualificata presenza del Professor Naftali Kaminski, della Yale School of Medicine.
L'incontro, organizzato in collaborazione con ITS (Italian Thoracic Society) e da AIPO (Associazione italiana pneumologi ospedalieri) è stato introdotto dalla Prof.ssa Sara Tomassetti (Direttore SOD Pneumologia Interventistica - AOU Careggi) e del Professor Francesco Annunziato (Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica).
Il Prof. Naftali Kaminski è il maggiore leader internazionale nello studio della patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica e delle pneumopatie infiltrative diffuse. Ha pubblicato centinaia di studi su riviste internazionali di elevato impatto scientifico e ricevuto numerosi premi per le sue scoperte nel campo della patogenesi di queste malattie progressive e letali.
Utilizzando avanzati sistemi tecnologici di genomica e cell sequencing ha identificato nuove molecole potenziali target farmacologici per queste patologie a tutt’oggi incurabili. Nella relazione tenuta il Prof. Kaminski ha condiviso sia conoscenze ormai consolidate grazie ai numeri lavori da lui pubblicati, che presentato nuove scoperte e innovativi dati preliminari. Nella sua lungimirante visione, il futuro della ricerca in questo campo dovrà concentrarsi sia sullo studio del tessuto polmonare che del sangue. Lo studio su tessuto pare indispensabile per comprendere i meccanismi patogenetici di queste patologie, mentre lo studio su sangue offre l’opportunità di trovare nuovi marcatori per arrivare in futuro a nuovi approcci diagnostici meno invasivi. Importante studiare sia il parenchima polmonare coinvolto da malattia che le porzioni di polmone apparentemente sano, spaziando nei diversi stadi di malattia per capire come intervenire non solo nella cura, ma anche nella prevenzione di queste complesse patologie. Centinaia i meccanismi da lui identificati ad oggi, alcuni di questi già oggetto di trial clinici.
Il Professor Kaminski ha infatti sottolineato come negli ultimi anni le innovative acquisizioni tecnologiche e gli ampi investimenti nel campo di queste patologie abbiano consentito di abbreviare considerevolmente i tempi del “bench to bed side”, cioè i tempi richiesti per traslare una scoperta scientifica in nuovi approcci terapeutici. Grandi speranze quindi per la medicina di precisione che, grazie a scienziati come Kaminski, ha varcato la soglia di queste patologie e presto rivoluzionerà il nostro modo di fare diagnosi e terapia.