Il professore Andrea Ungar, Presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, è stato intervistato dal "The New York Times" sull'ondata di caldo che si è abbattuta sull'Europa e sulle conseguenze per la popolazione anziana. Il professor Ungar ha sensibilizzato i lettori sulla problematica ed ha suggerito l'analisi dei report epidemiologici del 2003, un anno che vide ondate di calore estreme con numerosi anziani deceduti a causa delle alte temperature.
"I geriatri e gerontologi italiani - spiega il professor Ungar - sono da sempre molto sensibili a queste problematiche che richiedono un approccio geriatrico e non ageistico dell'anziano fragile, sopratutto in questi periodi ma non solo. Le persone anziane con malattie pregresse sono più vulnerabili ma anche poverà e solitudine giocano un ruolo cruciale".
Nell'articolo, su suggerimento del Professor Ungar, vengono presi in esame alcuni dati: circa il 24% degli italiani sono over 65, ed è il numero che porta la nostra Nazione ad essere la più "vecchia" in Europa, e inoltre 4 milioni vivono da soli. Inoltre circa il 30% delle 61.000 vittime stimate per il caldo in Europa sono italiane, ciò significa che l'età riveste un ruolo cruciale nell'attuale congiuntura climatica.